Insetti |
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PROCESSIONARIA, UN PERICOLOSO BRUCO |
Piccoli bruci che nel periodo primaverile camminano uno dietro l’altro, in “processione”. Si riscontrano nei luoghi dove vi è un’alta presenza di alberi di pino ( Pinus Silvestris e Pinus Nigra).
La processionaria, è un lepidottero, un insetto, che appartiene alla famiglia dei taumetopeidi, ed è un parassita che oltre ad essere pericoloso per i pini, i larici, i cedri ed altre piante ad alto fusto è molto pericoloso per gli uomini ed ancora di più per i cani.
Pericoloso perché, questa “farfalla”, durante una delle sue fasi di sviluppo, quando si presenta con le sembianze di un bruco, si difende dall’attacco dei predatori con una sostanza molto irritante contenuta all’interno dei peli che ricoprono l’intero corpo.
A contatto con la bocca si scatena una grave reazione, urticante, irritante e allergica che a volte, fortunatamente in pochi casi, può addirittura portare a morte, quindi se si toccano lavarsi bene le mani.
Subito dopo, si ha un aumento di volume a causa di un edema, delle labbra e la lingua può anch’essa aumentare a dismisura il suo volume e su di essa, se la processionaria è stata leccata, si possono evidenziare delle aree più o meno grandi di arrossamento e desquamazione che possono evolvere in aree più o meno grandi di distruzione e morte cellulare (necrosi) è alcune volte necessario effettuare delle amputazioni parziali della lingua.
Per quanto riguarda la prevenzione, è necessario, distruggere i nidi sericei, che le processionarie costruiscono nel mese di ottobre per poterci trascorrere l’intero inverno.
Vi è una legge, che obbliga sia i soggetti privati (per i nidi presenti sui pini all’interno di condomini o giardini privati), sia i soggetti pubblici (per i nidi presenti sui pini in giardini ed aree pubbliche), ad eliminare i nidi per tempo, prima che si abbia la fuoruscita di questi bruchi dal proprio nido.
E’ quella che si chiama prevenzione. Distruggerli dopo che i bruchi sono fuoriusciti dal nido, non risolve il problema delle processionarie che se ne vanno in giro.
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Zecche |
Per completezza ho pensato di scrivere anche qualcosa riguardo alle zecche anche se sopra 800 metri non si trovano piú, comunque se andiamo a tornei siamo preparati
1 - Cosa fare se si viene punti da una zecca
Bisogna rimuoverla al più presto, rivolgendosi eventualmente al medico. Si è osservato infatti, che più resta attaccata alla pelle e maggiori sono le possibilità che venga trasmessa l'infezione. L'asportazione può essere effettuata anche da soli: la si afferra con una pinzetta (tenuta il più possibile vicino alla pelle) e la si stacca con una leggera trazione e torsione senza strapparla; la zona della puntura va poi disinfettata.
Eventuali residui del corpo della zecca rimasti nella pelle di solito non comportano conseguenze particolari.
Bisogna segnare sul calendario la data e nei successivi 40 giorni osservare se nella sede del morso compare l'Eritema Migrante. Se si nota questo arrossamento che si allarga pian piano o altri sintomi, bisogna andare subito dal medico. Se non si manifesta l'Eritema Migrante, dopo 40 giorni, è comunque possibile, eventualmente, consultare il medico di base perché solo nella maggior parte dei casi di infezione da Borrelia è apprezzabile l'eritema. Per essere quindi del tutto certi di non aver contratto la Borreliosi di Lyme, potrà eventualmente essere utile un esame del sangue per la ricerca anche degli anticorpi contro la Borrelia; qualora essi venissero evidenziati, si potrà eventualmente iniziare un trattamento antibiotico per guarire l'infezione, se il medico lo riterrà opportuno.
2 - Quali precauzioni prendere per difendersi dalle zecche?
Le zecche vivono sul terreno, nell'erba, soprattutto ai margini dei boschi e dei sentieri, alla base dei cespugli e vicino ai corsi d'acqua.
È quindi indispensabile lavarsi ed ispezionare accuratamente tutta la superficie del corpo al rientro dalla partita o torneo situati nei boschi o prati, per rilevare la presenza di zecche sulla pelle ed eventualmente rimuoverle.
È anche utile, sempre nel caso di escursioni in ambienti dove vivono questi parassiti:
- Usare un appropriato abbigliamento che copra il più possibile il corpo
(scarpe alte, calzini lunghi, camicia con manica lunga)
- Applicare sugli abiti prodotti repellenti acquistabili in farmacia
3 - Dove si trovano le zecche?
Nelle aree silvestri e soprattutto nelle radure dei boschi le zecche trovano l'habitat naturale per riprodursi. Sono di dimensioni variabili da 2 a 8 mm di lunghezza; le più grandi sono le femmine adulte. La diffusione sul territorio è detta "pelle di leopardo", cioè vi sono zone infestate separate da zone indenni. Sono resistenti alle condizioni ambientali sfavorevoli (digiuno, freddo, etc.); in genere sono presenti sulle erbe, tra i cespugli e nel sottobosco, in aree abbandonate prive di insediamenti umani stabili.
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